Conserva a Savignano, l’unione fa la forza in nome della qualità e del gusto

Galeotto fu il lockdown e le restrizioni di questo ultimo anno che, a fianco a tante chiusure e difficoltà, hanno portato anche a qualche piccolo e interessante spiraglio di luce. A Savignano sul Rubicone, questa luce si chiama Conserva – vini e cibi. È una bottega di prodotti alimentari artigianali, nel centro storico della cittadina romagnola, nata dalla collaborazione tra due ristoranti, sempre attenti alla selezione delle loro materie prime. È la storia dell’Osteria dei Frati di Roncofreddo (Fc) e di Ossteria di Savignano. Due luoghi del gusto legati da un legame familiare e dalla passione per le cose semplici, le ricette di una volta, l’accoglienza.

Già prima della pandemia i ristoratori Giorgio Clementi di Osteria dei Frati e Sergio Diotti di Ossteria avevano iniziato ad accontentare le richieste dei clienti creando un angolo con le loro produzioni artigianali, come la giardiniera. Durante la forzata chiusura prima della primavera e poi dell’autunno 2020 i due ristoranti avevano inoltre collaborato per il servizio di asporto e consegna a domicilio. La fortuita disponibilità di uno spazio a Savignano, proprio davanti a Ossteria ha fatto il resto. Ed ecco che a marzo 2021 è nata Conserva all’interno di quello che viene definito “comparto Ghigi”, un gruppo di edifici originario del ‘600, che prende il nome dalla farmacia qui attiva dal 1870.

 

Che cosa si può trovare in bottega? Per prima cosa, i prodotti amati da Clementi e Diotti, gli stessi scelti per le loro cucine, in grado di raccontare un territorio e un lavoro ancora artigianale. Parliamo dei formaggi della Fossa dell’Abbondanza di Renato e Anna Brancaleoni, del miele dell’apicoltura Orticà, delle farine di Casa Romagna, Mulino Meloni e Paolo Mariani, del fior di latte e delle stracciatelle che ricevono fresche dal salernitano, dei salumi di mora romagnola, della pasta, dei capperi di Salina e così via. Molti prodotti sono presidi Slow Food e molti, soprattutto per quanto riguarda l’olio extravergine e i vini, provengono da piccoli fornitori locali. In più ci sono le preparazioni firmate dall’Osteria dei Frati e Ossteria, come pane, grissini, focacce e pizza, sfornati freschi ogni giorno, o i dolci delle feste tradizionali, come la pagnotta pasquale.

 

Come avviene all’Osteria dei Frati, è Valentina Grandotti a gestire la selezione delle etichette di Conserva (circa 80) dando preferenza alle piccole realtà romagnole di qualità (90% dell’intera selezione). Da notare che la proposta enologica si completa con le bag-in-box, il nuovo modo di godere il vino sfuso di qualità, una proposta che sta prendendo sempre più piede nel nostro Paese perché garantisce un buon rapporto qualità/prezzo e un’ottima conservabilità. Sono invece poche (ma sempre d’eccellenza) le incursioni fuori regione “gli intrusi”, così come le proposte non vitivinicole, come le 15 birre artigianali romagnole, interpreti di vari stili e, in alcuni casi anche vincitrici di premi.

 

Si può visitare Conserva a Savignano solo per qualche acquisto ma, tenendo vivo lo spirito tradizionale della bottega di paese, ci si può fermare a consumare i prodotti scelti comodamente seduti al tavolo, sia all’interno che fuori. I posti all’esterno si trovano nella piazzetta adiacente a quelli di Ossteria con la possibilità di ordinare anche dal menu del ristorante seduti al tavolo della bottega o viceversa. Oppure coccolarsi con un aperitivo da Conserva, accompagnato da piatti freddi e bruschette a base di salumi e formaggi, e, senza dover cambiare posto, proseguire con la cena da Ossteria.

Il servizio della bottega è informale, con le proposte servite semplicemente sulla carta gialla come si faceva in passato. Un salto nel tempo, per godersi nuovamente la tranquillità e i sapori di una volta.